Vi riporto un articolo di CAMILLA TALFANI pubblicato sulla "
rivista siti unesco"
I Palazzi dei Rolli
Le regge della gloriosa Repubblica di Genova
Camilla Talfani
All’inizio del 1500 Genova pose le fondamenta economiche e istituzionali di
una fortuna e di un prestigio destinati a durare fino alla fine del 1700. Nel
corso di questi secoli, la città ebbe un importante ruolo economico e politico
nella politica internazionale del tempo. Testimoni dello splendore che la
potenza della Repubblica Genovese raggiunse in quel periodo sono le tante dimore
dell’aristocrazia cittadina erette nel Centro intorno alla Strada Nuova, ora via
Garibaldi. Quarantadue palazzi, costruiti tra il Cinquecento e il Seicento dalle
famiglie genovesi più importanti, dal 2006 sono entrati ufficialmente nella
Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Questi edifici, ammirati, disegnati e
portati ad esempio presso le maggiori corti europee da Pietro Paolo Rubens,
erano denominati dei Rolli ovvero delle liste dei palazzi e delle dimore
eccellenti delle famiglie nobili, destinati, attraverso un sorteggio pubblico,
ad ospitare le alte personalità in visita di Stato. Ogni rollo era suddiviso in
tre bussoli, a seconda dell’importanza: il primo per cardinali, principi e
vicerè; il secondo per feudatari e governatori; il terzo per nobili di grado
inferiore e ambasciatori. Molti palazzi sono concentrati nella famosa Strada
Nuova o via Aurea e stupiscono per la grandiosità e la serie incredibile di
opere che contengono. L’appartenenza ai diversi bussoli e lo slittamento tra
l’uno e l’altro non sono quindi riferiti solamente alla maggiore o minore
rilevanza della tipologia architettonica dei palazzi, ma anche alle migliorie
nel frattempo realizzate, ad esempio per ciò che riguarda la decorazione e
l’arredo degli ambienti interni e alla situazione socio-economica della famiglia
proprietaria, legata alle vicende alterne della sua fortuna economica. I
quarantadue edifici iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale rappresentano
uno spaccato significativo del sistema dei palazzi dei Rolli sia dal punto di
vista architettonico che dal punto di vista urbanistico. Sistema, che si
inserisce nell’insediamento medioevale con una lottizzazione nobiliare unitaria
di nuovo impianto, dando luogo ad una nuova gerarchizzazione della città
medioevale. I palazzi, generalmente alti tre o quattro piani, sono
caratterizzati da spettacolari scaloni, cortili e logge che si affacciano su
giardini, costruiti su diversi livelli in uno spazio relativamente ristretto.
Essi offrono una straordinaria varietà di soluzioni architettoniche differenti,
adattandosi alle caratteristiche del terreno su cui sorgono e alle esigenze di
una specifica organizzazione sociale ed economica. A differenza degli edifici
costruiti nel Cinquecento, dalla Firenze tardo medievale a Roma, Vicenza e
Venezia, i palazzi di città e di villa genovesi si sono conservati più numerosi
oltre l’epoca industriale, perché le classi aristocratiche genovesi, per
mantenere inalterata più a lungo possibile la potenza economica della famiglia,
hanno utilizzato la pratica del fedecommesso di primogenitura in funzione fino
alla fine della rivoluzione francese e all’introduzione del codice napoleonico.
I palazzi genovesi presentano modelli architettonici singolari, condizionati
sia dalle caratteristiche del luogo in cui sono costruiti sia da una committenza
con grandi pretese d’innovazione, servita in più da maestranze notoriamente
pendolari, i magistri antelami, scultori ed architetti assieme. Il sistema
atrio-cortile-scalone loggiato che spesso si apre sul giardino retrostante,
oltre che la sontuosità dei saloni esterni e la presenza di affreschi e stucchi
per impreziosire la facciata, danno vita ad un ambiente urbano unitario e
sontuoso, quasi un salotto all’aperto. La modernità e la funzionalità
residenziale dei palazzi più prestigiosi, concentrati in gran parte in Strada
Nuova, sorprese a tal punto Rubens da indurlo a raccogliere i disegni che
circolavano in città e a pubblicarli quasi come un manuale per i suoi
concittadini di Anversa, descrivendo ogni novità funzionale e di comfort. Ed è
proprio questa urbanistica innovativa che ha permesso a Genova di inserirsi a
pieno titolo nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO.